Denti nuovi in un solo giorno?
Dopo decine di anni di studio e sperimentazione, l'implantologia sembra aver finalmente centrato l'obiettivo definitivo. Quale? Garantire ai pazienti denti nuovi in un solo giorno. Ridare loro uno smagliante sorriso in 24 ore.
Fino a pochi anni or sono, la perdita di un elemento dentario doveva essere necessariamente accompagnata da mesi di attesa. Un intervello di tempo, da un minimo di un mese ad un massimo di 6-9 mesi, seguito dall'impianto della protesi endossea e quindi dal recupero completo di estetica e funzionalità.
Ora, in alcuni casi, i soggetti possono riavere la propria dentatura completa in una sola giornata. Si parla, in questo caso, di implantologia post-estrattiva immediata. Una metodologia innovativa quanto controversa.
Questo passo avanti è stato reso possibile dalla tecnica del carico immediato applicata subito dopo l'estrazione degli elementi dentali malati.
La riuscita di questa nuova tecnica è resa possibile da:
- l'utilizzo del titanio, un materiale biocompatibile estremamente stabile;
- l'inserzione transmucosa dell'impianto, che permette di evitare l'utilizzo del bisturi e dei punti di sutura;
- l'evoluzione della radiologia diagnostica preoperatoria, con conseguente possibile simulazione e programmazione dell'intervento al computer.
Un paziente, per poter essere definito adatto ad un intervento con tali tempistiche e modalità, deve possedere le seguenti caratteristiche:
- Ossa mascellari qualitativamente e quantitativamente adeguare. Ossia sufficientemente alte e spesse, oltre che dense.
- Apparato parodontale sano. Per evitare che infezioni mal curate possano diffondersi e mettere a repentaglio la stabilità dell'impianto.
Ma è tutto oro ciò che riluce?
Non proprio.
L'implantologia post-estrattiva immediata, nonostante sia molto apprezzata dai pazienti, non lo è altrettanto dagli odontoiatri. Questi, a parte rari casi, preferiscono affidarsi a tempistiche meno "affrettate". E lasciare un intervallo di riposo alle ossa dopo l'estrazione del dente. Ciò serve a fare in modo che l'inevitabile riassorbimento osseo post-estrattivo si verifichi prima che venga impiantata la protesi. Non mettendo, dunque, inutilmente a rischio la sua stabilità.
Ulteriori informazioni su www.dentistavarese.va.it/implantologia.html